“Nonno, giochiamo a carte; però mi fai vincere”.
Sembra essere la frase di un bambino neofita del rubamazzetto. Invece è la sintesi del contributo politico profuso dal pentapartito di centrodestra la sera del 7 febbraio 2019, quella dove si approvava il Piano Triennale di Opere Pubbliche.
Tralasciando gli isterismi, degni peraltro di un bullo diseducato, riportati sul volantino comparso e distribuito durante il Consiglio Comunale vorremmo porvi degli interrogativi semplici.
I vostri elettori, più di 2.000, ma anche la cittadinanza lonatese intera, come devono interpretare l’abbandono dell’aula del Consiglio con lo stile tipico degli irriverenti fuggiaschi verso lidi sudamericani?
Sono passati 9 mesi dall’elezione del Sindaco ed in questo periodo il vostro apporto nel ruolo di Opposizione è stato mediocre ed indegno per persone che hanno ricevuto un mandato da elettori che hanno scritto o barrato sulla scheda ANDREOLI, REGALIA, FRACCARO e ANGELINO per avere una rappresentanza politica.
Davvero la scuola politica di Forza Italia non ha altro da proporre oltre al vergognoso spettacolo di giovedì sera nell’Ex Monastero San Michele, cuore del dibatto, della polis lonatese?
I quattro moschettieri la prossima volta decideranno di presentarsi a svolgere il proprio servizio istituzionale o le direttive di una affaristica agorà gallaratese prevarranno sulla dignità che i cittadini lonatesi meritano?
Riteniamo che un po’ di spessore politico ed etico, magari superiore ai tre centimetri (di neve), lo meritino i cittadini Lonatesi che proprio oggi di fronte alla sentenza di condanna a Fulvio Rivolta e a certe logiche orchestrate dall’ex Sindaco chiedono Istituzioni composte da persone oneste nelle azioni, nelle relazioni e nei rapporti con la cittadinanza.