Tutto e il contrario di tutto

Leggendo negli ultimi giorni le dichiarazioni della maggioranza sui capannoni previsti nel campagnone di Tornavento, nascono alcune domande.

Ricapitolando, ad oggi:
– il segretario di Fratelli d’Italia Carbone si dichiara contrario all’edificazione del campagnone, progetto condiviso però dal suo vicesindaco Colombo in Giunta;
– il segretario dell’UDC Patera si dichiara dubbioso, mentre il suo assessore Volontè promuove con convinzione l’insediamento logistico;
– il segretario della Lega Mantovani sta mantenendo la consegna del silenzio che qualcuno gli ha imposto. La sua sindaca Carraro ha taciuto per mesi, salvo dichiararsi favorevole solo quando “costretta” da un’interrogazione;
– il gruppo di maggioranza nel frattempo fantastica di lavoratori nascosti sotto terra e di conchiglie giganti.

Tornando alle recenti dichiarazioni di Carbone, sorprende la sua presa di posizione ben quattro mesi dopo la decisione della Giunta di condividere il progetto di costruzione dei capannoni. Un po’ tardino per parlare. C’entra forse la sua nomina ai vertici di un Parco naturale? Bisogna prendere le distanze da quel progetto di cementificazione per essere credibili nell’occupare quella poltrona?

Sorprende anche la superficialità con cui liquida la questione, proponendo di realizzare l’intervento da un’altra parte, dimostrando di non conoscere le procedure urbanistiche.

L’amministrazione lonatese ha capito cosa significa governare un paese? Sa qual è la differenza tra una pianificazione territoriale generale del Comune e la condivisione e approvazione di un preciso progetto presentato da un operatore relativamente alla sua proprietà?

Quando si sono alzate le mani ad approvare la delibera di giunta, hanno tutti capito cos’hanno votato, vicesindaco in primis? Quando Carraro ha affermato di condividere quella decisione, ha capito che cosa effettivamente sta condividendo?

A questo punto ci si potrebbe chiedere se si tratta di un attacco di schizofrenia collettiva all’interno della maggioranza.
Il sospetto invece è che davvero pensino di poter prendere in giro le persone impunemente, dicendo tutto e il contrario di tutto, così, qualunque cosa succederà, potranno fingere di aver governato una situazione.
Si faranno i capannoni? “Certo, noi abbiamo condiviso il progetto fin dall’inizio”.
Noi si faranno i capannoni? “Certo, noi l’avevamo detto che non era il caso di cementificare il campagnone”.

Incompetenti e incapaci di assumersi le proprie responsabilità di amministratori. E chi ci va di mezzo siamo noi lonatesi.