Una pietra d’inciampo a Sant’Antonino

Abbiamo avuto conferma dall’Associazione Nazionale Partigiani (ANPI) che la pietra d’inciampo dedicata al lonatese Annunciato Crivelli verrà consegnata al Comune di Lonate Pozzolo il 26 gennaio, in presenza del Prefetto.

Si tratta dell’ennesimo progetto predisposto dalla precedente amministrazione di Uniti e Liberi che arriva a compimento.

Annunciato Crivelli nasce a S. Antonino Ticino, frazione del Comune di Lonate Pozzolo (VA) il 17/03/1924. Era il primogenito di 4 figli (Angelo, Unito, Lucia) di Antonio e Genoni Maria Rosalia ed era residente in via Isonzo 9.
Divenuto partigiano del 102° Brig. Garibaldi, venne arrestato sui monti di Domodossola e portato nella caserma Umberto I di Bergamo, per poi essere deportato il 17/03/1944 all’età di 20 anni per Mauthausen dove arrivò il giorno 20/03 con matricola 58829 e fu classificato con la categoria Schutzhaft (prigioniero politico). Venne impiegato prima come autista e poi come lavoratore ausiliario.
Il 24/03/1944 venne trasferito a Gusen II, uno dei campi satellite di Mauthausen.
Venne poi di nuovo trasferito a Mauthausen, dove trovò la morte il 03/03/1945.

Avviare la procedura, con Delibera di Giunta del 04/08/2022, affinché gli venisse dedicata una pietra d’inciampo era il minimo che l’amministrazione di Uniti e Liberi potesse fare per rendergli giusta memoria e ricordarlo anche alle nuove generazioni.

Questa pietra d’inciampo arriva in concomitanza di una data significativa, la Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio, giorno in cui l’esercito russo liberò il campo di sterminio di Auschwitz, dove trovarono la morte milioni di persone condannate per la loro appartenenza religiosa, orientamento sessuale, etnia o pensiero politico.

Aspettiamo ora di vedere la pietra posata a Sant’Antonino Ticino in piazza Manfrin in tempi brevi, per rendere la giusta memoria al nostro concittadino partigiano e antifascista che ha perso la vita per la libertà di tutti noi.

Auspichiamo che all’evento venga data una giusta rilevanza coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole perché venga resa testimonianza della sua vicenda anche a loro.