Durante il Consiglio Comunale del 31 luglio è stata posta in discussione la mozione presentata dal gruppo consiliare Uniti e Liberi che propone l’intitolazione dell’area mercato alle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
Si è particolarmente distinto l’intervento del capogruppo di maggioranza Armando Mantovani, segretario comunale della Lega, che ha manifestato tutta la sua ignoranza della storia e delle vicende processuali.
Nell’audio è possibile ascoltare una serie di assurdità: un vagone palestinese, una strage di stato, Mambro e Fioravanti “buttati dentro” da qualcuno, l’affermazione che non ci sia nessuno in carcere per questa strage, l’accusa di leggere solo una certa “propaganda” quando invece è lui stesso a dimostrare di non conoscere i fatti e, soprattutto, le risultanze delle aule di tribunale. Una serie di concetti lontani dalla ricostruzione fatta nelle aule di giustizia e dalle sentenze passate in giudicato.
Il capogruppo di maggioranza si è lanciato in affermazioni aberranti, già assurde se fossero pronunciate in un bar, ma ancora più gravi e incredibili da ascoltare in una sede istituzionale come la seduta di Consiglio Comunale.
Ma la cosa più grave è che nessuno degli altri consiglieri di maggioranza e nessun assessore si sia dissociato da quanto Mantovani ha affermato. Anche la nostra sollecitazione per sapere se tutti condividessero questa mistificazione dei fatti e queste assurdità, nessuno ha aperto bocca.
L’unica a parlare la sindaca che invece di dissociarsi dalle parole del suo capogruppo ha seccamente chiuso la discussione.
Qui di seguito l’audio della seduta di Consiglio Comunale.