Ambizione e concretezza

Ambizione e concretezza

 

Tra i punti che riscuotono maggior curiosità c’è sicuramente quello legato all’urbanistica e ai lavori pubblici, mortificati dall’operato dall’ex sindaco forzista Rivolta e dalla ingiustificabile indifferenza politica di una Lega (ex-nord) assente e costantemente marionetta delle segreterie provinciali. Le nostre proposte vogliono essere concrete e fattibili, non lesive per l’economia del nostro comune e non incidenti sulla tassazione ai cittadini, non semplici boutades elettorali per accattivarsi la simpatia degli elettori.

Riteniamo pertanto opportuno rivedere il vigente Piano di Governo del Territorio, innanzitutto per correggere gli errori materiali che contiene, ma anche per ripensarlo in termini di uso consapevole e intelligente del suolo, privilegiando il recupero dell’esistente ed evitando così lo spreco della risorsa non rinnovabile che è il suolo stesso.

Si valuteranno incentivi che favoriscano gli interventi di riqualificazione dei centri storici sia del capoluogo che della frazione di S. Antonino, che attualmente si trova in uno stato di forte degrado e abbandono, nonostante siano stati spesi migliaia di euro per un rifacimento sommario della piazza don Mario Manfrin e di via Madonna che di fatto però sono stati opere che non hanno valorizzato il centro storico come la frazione avrebbe meritato. Qui sarà di fondamentale importanza impostare un progetto di rilancio sociale. Sarà pertanto necessaria una pianificazione che abbia una visione rivolta al futuro.

Promuoveremo il coinvolgimento di enti, organizzazioni filantropiche e privati per l’ambizioso recupero e valorizzazione degli edifici storici, simboli della storia lonatese: la chiesa vecchia di S.Antonino, il Lazzaretto di San Giovanni di epoca longobarda e le ville degli Oltrona Visconti. Pur consapevoli dell’estrema strada in salita per la realizzazione di questi recuperi vogliamo manifestare una estrema ambizione, motivati dallo sguardo verso comuni vicini in cui progetti simili sono stati concretizzati.

La frazione di Tornavento dovrà essere rilanciata e promossa nella sua vocazione turistica, limitando il più possibile i disagi della popolazione residente. Sarà quindi importante organizzare un’adeguata area parcheggio esterna alla frazione di Tornavento per accogliere i numerosi visitatori limitando i disagi per gli abitanti e pensare ad una rotatoria nell’intersezione tra via del Gregge e via Sant’Anna per arginare una situazione di pericolo. Si presenta necessaria anche la sistemazione della pavimentazione e un’adeguata illuminazione della piazza di Tornavento, garantendone una manutenzione continua che si proponga come stacco dal trend attuale che è di assoluto abbandono. In generale ci proponiamo di potenziare la vocazione turistica della frazione in sinergia con il Parco del Ticino.

Per quanto riguarda le aree delocalizzate, dovrà partire da subito, in stretta sinergia con i tecnici dell’ENAC, la pianificazione dell’utilizzo delle aree recentemente soggette alle demolizioni. Sarà nostra cura valutare attentamente la situazione dei terreni situati in via Adamello e destinati alla costruzione di un nuovo centro sportivo che dovrà essere pensato e realizzato in maniera sostenibile in base alle esigenze e alle risorse disponibili. Non dovrà essere uno spreco di risorse, né una cattedrale nel deserto dall’improbabile utilizzo e dall’impossibile sostenibilità economica (come tra l’altro si presentava il progetto proposto dall’ex amministrazione). Il centro sportivo, valutata la potenzialità del debito sostenibile dall’Amministrazione, dovrà necessariamente favorire le associazioni sportive lonatesi e comunque gli sportivi della municipalità lonatese. All’interno del complesso si potrebbe prevedere lo spostamento della tensostruttura Pro Loco dalla località Cerello al nuovo Centro Sportivo con affidamento alle associazioni presenti sul territorio (anche alla Pro Loco medesima) di tutti i servizi funzionali al nuovo centro.

La manutenzione delle strade, degli edifici pubblici e di interesse, deve essere prioritaria. L’impegno delle risorse disponibili, valutate con i cittadini durante incontri da programmare non può essere ulteriormente rimandata, così come saranno da avviare tavoli di lavoro con i nuovi assessori regionali al fine di ricevere e valutare proposte concernenti lo sviluppo urbanistico attorno al Polo Stazione.