L’amministrazione Carraro arriva sempre in ritardo.
20 giorni dopo che il Comune di Ferno ha incontrato Trenord e Ferrovie Nord per la situazione della stazione di Ferno – Lonate Pozzolo, e dopo che il nostro gruppo ha rimarcato l’assenza dell’amministrazione lonatese, finalmente anche il Comune di Lonate batte un colpo, anche se si mette in mostra quando già i gestori della stazione stanno dando seguito alle segnalazioni ricevute da Ferno, per esempio per la manutenzione del verde o per la decisione di allarmare le porte.
Il tema della sicurezza in stazione non è certo una novità: già a settembre 2022, il Comune di Lonate Pozzolo, con la sindaca Nadia Rosa, aveva firmato in Prefettura a Varese un protocollo di collaborazione tra Enti e istituzioni, con l’obiettivo di un lavoro congiunto per portare più tranquillità a chi frequenta le stazioni ferroviarie, spesso terra di nessuno.
Con l’arrivo dell’amministrazione Carraro, però, tutto ciò è andato a rotoli: a giugno 2023 il protocollo non è stato rinnovato. Lo stesso è accaduto nel 2024 e di nuovo a giugno 2025, quando la Carraro non si è presentata alla convocazione del Prefetto per il rinnovo.
E ora ribalta la frittata dicendo che sarà lei a coinvolgere il Prefetto, dopo che per tre anni ha disertato gli incontri che il Prefetto aveva convocato sul tema sicurezza in stazione?!
La giunta di centrodestra ha così dimostrato, fin dal suo insediamento, che non si prende alcuna responsabilità sulla sicurezza dei lonatesi.
Per fortuna che il Comune di Ferno non si è tirato indietro e, grazie alla sindaca Sarah Foti, la stazione lonatese viene presidiata dagli aderenti al protocollo.
Un sopralluogo, quello lonatese di ieri, che ha il sapore più di passerella, o di gita sociale con la comitiva che è arrivata in torpedone partendo dal bar, più che di un concreto impegno.
Colpisce anche lo schieramento in forze. I maligni mormorano che si vuole mostrare la solidità di un gruppo che invece presenta un po’ di crepe.
Oppure, semplicemente, la sindaca Carraro è consapevole che da sola non è in grado di affrontare i problemi e quindi viaggia sempre accompagnata da una o più persone che le facciano da sostegno.
Peccato che la quantità non garantisca la qualità.
Infine, per dare concretezza alla fuffa, sarebbe stato opportuno fare esempi specifici di quali possono essere gli scopi sociali da realizzare negli spazi interni della stazione e chi avrebbe il ruolo di presidiare questi spazi, altrimenti restano le solite parole al vento.
Insomma, tanta propaganda e niente fatti.