Qualche giorno fa si è verificato un fatto gravissimo alla pista di pattinaggio, con molestie verso delle ragazze minorenni. Da quanto si dice, le molestie sono state fatte da un addetto alla pista, tanto è vero che una persona è stata allontanata. Sono in corso le indagini, a seguito delle denunce presentate.
Il responsabile deve essere e sarà punito, soprattutto per un reato così odioso, ma occorre seguire le norme e le procedure di legge.
Invece, l’altra sera un gruppo di picchiatori ha individuato questo addetto e si è fatto giustizia da sé, peraltro con l’approvazione di tantissimi lonatesi che hanno commentato sui social, compreso il marito di un consigliere delegato di maggioranza.
L’amministrazione ha contezza di quanto sta succedendo a Lonate?
È normale che bande di picchiatori vadano in giro a cercare chi secondo loro è da punire e “sistemino la faccenda”, in modo del tutto arbitrario, violento e fuori da ogni legalità?
È normale leggere che delle persone si sono autonominate servizio d’ordine della pista di pattinaggio, senza autorità, senza preparazione, senza legittimazione alcuna?
Un’amministrazione sempre così attenta a pronunciare la parola legalità dovrebbe intervenire subito!
Quanto sta accadendo è gravissimo e va condannato (e contrastato!) al più presto.
Non si può permettere, nel silenzio, o nell’approvazione tacita, che si legittimino comportamenti violenti e prevaricatori di chi ritiene di potersi fare giustizia da soli.
Avallare questo modo di comportarsi è il contrario di ogni concetto di legalità.
È una china pericolosa che si sta percorrendo.
Suggerisco all’amministrazione di concentrarsi su questo e non continuare a lamentarsi perché l’opposizione si esprime.
Stigmatizzare le molestie avvenute è strumentalizzazione? Fatemi capire: più un fatto è grave e importante, più bisogna stare zitti, per non disturbare il conducente?
Comunque, come l’assessore Colombo, aggiungo anch’io il mio doveroso chiarimento.
Il post dell’altra mattina l’ho scritto io. Se voleva puntare il dito su qualcuno, ha sbagliato mira.
Inoltre, che senso ha scrivere il nome dell’insegnante delle ragazze coinvolte? Questa non è strumentalizzazione di chi invece andrebbe solo protetto?
Nadia Rosa