E il campagnone?

In apertura del consiglio comunale di lunedì 30 settembre ci si aspettava un intervento della sindaca in merito all’argomento di cui tutti parliamo in questi giorni: la possibile trasformazione di 300.000 mq di terreno agricolo in area logistica all’ingresso di Tornavento.

E invece nulla.

La sindaca non può continuare nel suo ostinato silenzio. Il suo ruolo non prevede il nascondersi dietro a un dito: essere sindaco vuol dire prendersi una precisa responsabilità verso tutti i cittadini.

Gli assessori Portogallo e Volontè hanno confermato il loro sostegno all’intervento edilizio con dichiarazioni alla stampa, ma la sindaca continua a non parlare.

Invece la chiarezza è fondamentale ed è doveroso e necessario che la sindaca si esprima perché è il suo ruolo che lo richiede.

Il suo silenzio invece è mortificante per tutti i cittadini che aspettano le informazioni che sono loro dovute.

Non è nelle sue facoltà tacere oltre.

L’ha letta la delibera? È stata coinvolta nelle scelte oppure tutto è stato portato avanti dagli assessori a sua insaputa?

Se è pienamente informata ed è d’accordo, perché non lo dice?

Anche se è stato sconcertante sentire che partecipare alla discussione di un intervento di tale impatto non era nelle priorità della sindaca, comunque non dovrebbe essere particolarmente complicato sostenere pubblicamente una delibera che si condivide.

Altrimenti dobbiamo pensare che la sindaca non ha alcun controllo sulla propria giunta: non c’era alla seduta di giunta, non parla dell’argomento, si chiude in un incomprensibile silenzio. Che altra spiegazione c’è?

Le “comunicazioni del sindaco” sono state invece a tema di sicurezza, con un tentativo di distrazione di massa. Su questo pubblicheremo un post successivo.

Torneremo presto anche sul tema dell’intervento edilizio entrando nel merito.